Gragnano...la Storia: Pastai da 500 anni!

Antichi “Aizacanne” di Gragnano, inizio ’900
Antichi “Aizacanne” di Gragnano, inizio ’900

Raccontare la storia di Gragnano e la PRODUZIONE della sua Pregiata Pastaequivale ad essere TESTIMONI & MESSAGGERI di un glorioso passato, di un florido presente e del grande futuro della “vera” Pasta di qualità nel mondo. E’a Gragnano che Storie di Pasta affondano le loro origini in tempi antichissimi…accomunate da una passione straordinaria per l’arte bianca. Eccellenti pastai hannosaputo tramandare di generazione in generazione le Emozioni, unite ai piccoli – grandi – magici – Segreti, per trasformare due semplici elementi naturali: lamigliore semola di grano duro e la limpida acqua delle sorgenti dei Monti Lattari…in un prodotto unico ed inimitabile!!! Un tempo, nella centrale Piazza Trivione, i migliori grani venivano

Chiesa medievale risalente XI sec.
Chiesa medievale risalente XI sec.

gelosamente e sapientemente scambiati dai “sanzari”, da cui oggi il termine “senzalia”, mentre nel suggestivo scenario naturale incontaminato dellarigogliosa valle, baciata dal fiume Vernotico, più di 30 mulini ad acqua macinavano il miglior grano già alla fine del XIII secolo. Ancora oggi sono visibili tracce di mura di cinta medioevali, cinque torri saracene e due portali che segnavano l’ingresso nelfeudo di Gragnano, un castello ed una chiesa del 1.200, l’unico arco napoleonico della Campania che testimoniano la STORIA di questa meravigliosa cittadina incastonatacome per magia nel cuore dei Monti Lattari, perfettamente al centro tra il golfo diAmalfi e di Sorrento. La vita era frenetica ed allegra già allora, tutte le strade erano attraversate da suggestive colonne di carri stracolmi di sacchi di semola di grano duro dai quali si levavano inebrianti profumi, i nitriti dei cavalli, che si confondevano con le fantasiose legendedei carrettieri, pasta stesa ad asciugare, che danzava al ritmo dei venti, il ghignodegli scugnizzi, che raccoglievano la pasta rotta, le giovani fusillaie che cantavano d’ammore…le trombe dei venditori ambulanti…ogni giorno era una fantastica festa...!

L’antico Corso Sancio, inizio 1900: centro storico, Cuore Pulsante dei Pastifici di Gragnano
L’antico Corso Sancio, inizio 1900: centro storico, Cuore Pulsante dei Pastifici di Gragnano

Questa fiabesca atmosfera, la saggezza e l’esperienza molitoria si trasformarono in un autentico patrimonio; nasceva la vera arte del “Maccarunaro ‘e Gragnano”. La pasta artigianale è viva, il simbolo di una Città, un dono pregiato, un argomento del qualesi discute notte e giorno e di cui ogni gragnanese, come oggi, va fiero! Dalla seconda metà del 1600 in molti scritti si narra dei tanti opifici a conduzione familiare dovesi producono i “famosi maccheroni”. L’abbraccio dei venti, provenienti dai Monti Lattari uniti a quelli del Golfo di Sorrento, favoriva un microclima leggermente umido ideale ad un’asciugatura a bassa temperatura lunga e delicata. Come perincanto tra il ‘700 e l’800 nascevano le prime grandi Fabbriche di Maccheroni lungol’antico Corso Sancio (oggi Via Roma), Piazza Trivione, Via San Marco, diventando cuori pulsanti di Gragnano. Nell’800 strade e palazzi furono progettati e costruiti appositamente con diagonali tali da convogliare i delicati venti e favorire l’asciugatura della pasta lungo le strade e sui balconi. Il genuino entusiasmo e la fantasia dei maccheronari li spinsero ad inventare formati sempre nuovi ispirandosi ad aneddotidella quotidianità, che diedero un forte impulso alla ormai fiorente attività.

I mangia maccheroni, litografia del 1890
I mangia maccheroni, litografia del 1890

E’ in quegli anni che Gragnano divenne, grazie alla sue 100 Fabbriche di Pasta, protagonista assoluta a livello mondiale. Le Americhe, Australia, Francia, Inghilterra e Germania divennero tra le principali Nazioni dove si esportava; non v’era valigia di emigrante che non contenesse un prezioso “cuoppo” di pasta, mentre le Fabbriche facevano agara nel fregiarsi sulle loro etichette, con giusta fierezza, delle medaglie d’oro vintenelle esposizioni internazionali. Nel 1872 si potè orgogliosamente affermare nel consiglio comunale di Gragnano “Gragnano è il paese delle cento fabbriche di paste lunghe, il paese premiato nelleultime esposizioni italiane ed estere fin con medaglie d’oro, il paese che manda i suoiprodotti per tutte le parti del globo”. L’apice si raggiunge nella seconda metà del XIX secolo, tant’è che nel 1885 il Re UmbertoI e la Regina Margherita di Savoia fecero costruire la Stazione Ferroviariache collegava Gragnano a Napoli, favorendo i trasporti delle merci. Nonostante idiversi problemi dovuti alle guerre mondiali e terremoti, Gragnano ha continuato e continua ad essere la grande “Città della Pasta” l’unica IGP, protagonista assolutasul mercato mondiale della Pasta, i cui Saperi e Sapori rievocano nella memoria 500 anni di Storia in un crescendo di fantastiche emozioni!